Quando crolla
ogni certezza, quando il vento soffia lontano ogni felicità, quando il mare
sommerge tutto ciò che ti è chiaro, non ti fermare.
Il vento soffia
così forte che penso si porterà via la città intera. Si porterà via anche me,
che cammino sola, bagnata dalla pioggia. E allora rilasso i muscoli e attendo
di volare con lui, lontano da qui, lontano da un luogo che non mi conosce. Le spalle
si abbassano, le braccia si allargano, gli occhi si chiudono, lo sento
arrivare.
E poi in un
attimo, la folata si placa. Gli occhi si aprono, le braccia scivolano lungo i
fianchi, le spalle si irrigidiscono e io sono ancora qui. Sono sempre qui,
sempre io. In mezzo ad una strada, nera di asfalto. Riprendo a camminare, e
penso a te che non mi puoi sentire, penso a te che non mi vuoi sentire. Verrò io da te, ti dirò quello che hai paura
di ascoltare, ti dirò quello che sai già, ma te lo dirò io. Camminerò con il
vento, mi accompagnerà fino a te. Che poi,
tu chi sei? Solo frutto della mia fantasia, sei un TU inesistente, sei il TU
che vorrei avere al mio fianco. Potresti essere ovunque, potresti nasconderti
dietro ogni sguardo che mi sfiora distratto. No, forse tu saresti l’unico
sguardo attento, l’unico non annoiato, l’unico determinato a guardare me e me
soltanto. E lo cerco, negli occhi di una mamma apprensiva, negli occhi di un
adolescente allampanato, negli occhi di un cane fedele, di un camionista
stanco, di un anziano soddisfatto, di un padre orgoglioso… vedo occhi ovunque,
li vedo tutti, ma non vedo i tuoi. Mi muovo in questa notte buia, mi muovo
nella mia vita, mi muovo come un ladro, in silenzio. I capelli mi
schiaffeggiano il viso, consolato da lacrime calde. E continuo a muovermi, non
posso fermarmi. Se lo facessi mi raggiungerebbe tutto, e non voglio. Voglio lasciare
tutto e correre da te, che sei da qualche parte, che esisti per forza, che mi
saprai aiutare. E mi abbraccerai come si fa con un bambino che si risveglia da
un incubo, mi dirai che si è sistemato tutto, che non mi lascerai più sola. Mai
più. E mi stringerai la mano, solo per farmi sentire che ci sei, e costruiremo
insieme un posto, solo nostro in cui non saremo mai soli. Lì ci chiuderemo le
nostre anime graffiate, lontane da questa strada fredda, lontano dalla gente,
lontane da noi. E forse saremo felici.
E il vento ritorna, mi spinge verso te, lo so. Mi lascio portare alla deriva nel suo mare d'aria. E un giorno ti troverò, e lo sapremo entrambi. MI sentirai, anima nella tua.