Forse perché vivo a Venezia, e sono cresciuta in simbiosi
con le maree, sottomessa al loro volere. Solo con la marea bassa si usciva,
sennò si tornava a casa con le scarpe piene di laguna.
Anche adesso, quando il mondo giro dalla parte sbagliata,
sto a casa, mi viene il mal di mare. E non
voglio tornare a casa con le scarpe piene di mari, fiumi e laghi.
Come quando te ne vai. Come quando non ci sei e mi manca il
respiro. E cammino per le strade in
cerca di te, in cerca di aria, ma torno a casa sempre con le scarpe pesanti di
pensieri e parole. Le parole che non sono riuscita a dirti.
Hai presente quando il mondo gira nel verso sbagliato? Io si,
mi viene la nausea e mi manca il respiro. Come quando te ne vai, come quando
non ci sei.
Quando il mondo gira nel verso sbagliato, mi distendo a
letto. Guardo il soffitto bianco un po’ scrostato e aspetto. Aspetto che smetta
di girare. Non completamente, la terra non può fermarsi. Aspetto che riprenda
il giro giusto. Ma è peggio. Hai mai provato a stare disteso con la nausea?
Come quando te ne vai. Mi distendo a letto e aspetto che
torni. Guardo il tuo cuscino bianco vicino al mio e aspetto. Aspetto di sentirti
disteso vicino a me, aspetto di sentire il tuo calore. Ma è peggio. Hai mai
provato a stare disteso quando ti manca il respiro?
È come fare i ponti con le scarpe piene di laguna, non si
può fare, si fa fatica.
Quando il mondo gira nel verso sbagliato è come quando non
ci sei e le scarpe sono piene di pensieri e laguna.
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