
Quando è fortunata riesce anche a sentire le loro voci, non
succede spesso. A volte è troppo stanca per riuscire a concentrarsi a tal
punto. Ma questa sera tutto è più facile. Stasera non deve faticare. Le sente
subito, cristalline. Dolci, armoniose, reali.
Rivede lui, alto, fiero, elegante come solo gli uomini
d’altri tempi riuscivano ad essere. E rivede lei, dolce, aggraziata, armoniosa,
semplicemente bella.
Le fa male al cuore tutto questo. Almeno pensa sia il cuore.
L’ha sempre fatta ridere questo pensiero. Sa bene che non è il cuore la sede
reale dei sentimenti, ma è proprio lì che lei vuole metterli, vicino alla sua
fonte di vita.
Quando si sono conosciuti lei aveva poco più di 18 anni.
Erano giovani, belli e spensierati. Non immaginavano minimamente le
ripercussioni dei loro comportamenti nella loro vita futura. Vivevano e basta.
Era facile così, era bello così. E poi si amavano, tanto. Ogni giorno che
passava sembrava unirli ancora di più. E velocemente come si erano innamorati,
si sposarono. Quel giorno lei era orgogliosa come non lo era mai stata prima.
Orgogliosa di percorrere quella navata e di trovarvi alla fine l’uomo con il
quale voleva affrontare ogni gioia e difficoltà. Ogni dettaglio era motivo di
felicità. Certo, anche loro come ogni coppia che si rispetti, avevano dovuto
affrontare litigi, incomprensioni e malumori. Ma bastava così poco a
dimenticare. Uno sguardo, un sorriso, un gesto e ogni malessere perdeva di
valore. E poi arrivò lei, piccola tenera, delicata. Una dolce creatura frutto
di quell’amore infinito che li invadeva. Lei che aveva riempito le loro vita
immensamente. Lei tanto attesa. Lei che non aveva deluso. La loro dolce
bambina.
Come ogni storia a lieto fine la loro non sembrava
allontanarsi dalla media. Sembrava…
La testa le fa male. Sempre a questo punto della serata
sente il bisogno di riposare. È così difficile a volte ricordare. Così doloroso
essere forti. È stanca. Questa sera basta così. Questa sera vuole fermarsi qui.
Il tempo di sistemare le ultime cose e di spegnere tutte le luci ed è a letto.
Silenziosamente,quasi avesse paura di svegliar qualcuno, sistema il cuscino e
chiude gli occhi.
Quella mattina lui era di fretta. Scese in cucina e
velocemente le accarezzò il viso con un bacio. La piccola nonostante tutto,
anche per quella mattina l’aveva spuntata. L’avrebbe accompagnata papà a
scuola. Fiera dei suoi tesori più grandi li guardò uscire dal cancello e salire
in macchina. Li guardò allontanasi da lei e dalla vita.
Non riesce a prendere sonno. Ma questa sera non è
arrabbiata. Non è infastidita dall’insonnia. Questa sera è contenta.
Si gira, guarda la foto sul comodino. E in un attimo li
sente, reali questa volta. Le vengono incontro. Ed è felice.
Nessun commento:
Posta un commento